Come riscaldare la piscina per utilizzarla nel periodo invernale?

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Utilizzare la propria piscina all’aperto in ogni periodo dell’anno può essere davvero un’ottima prerogativa, ma è evidente che in questi casi è necessario che l’acqua venga riscaldata a dovere.

Rendere una piscina utilizzabile anche nei mesi più freddi è una prospettiva assai allettante per le piscine delle abitazioni private, ma può essere un qualcosa di molto prezioso anche per altri contesti, ad esempio per le strutture ricettive: offrire alla clientela un simile servizio, infatti, può avere dei risvolti molto positivi sia a livello di blasone che di business.

Entriamo nel dettaglio, dunque, e cerchiamo di capire come si può utilizzare la piscina anche in pieno inverno.

Indice:

Come utilizzare la piscina nel periodo invernale?

Chiedersi come riscaldare l’acqua in piscina è fondamentale per poter utilizzare la piscina anche in mesi differenti da quelli estivi; questo problema non si pone, ovviamente, nelle zone del mondo in cui il clima è costantemente caldo, ma in Italia, e pressoché in tutta Europa, è inimmaginabile utilizzare una piscina all’aperto nei mesi invernali in assenza di un apposito riscaldamento.

Molte persone che dispongono di una piscina non considerano neppure la possibilità di scaldare l’acqua in piscina in inverno, ritenendola un’operazione troppo dispendiosa, ma questo è davvero un errore.

Non è affatto detto, infatti, che si debba sborsare un cifra consistente per poter utilizzare una piscina all’aperto anche nei mesi più freddi: le soluzioni professionali hanno il loro costo, questo è inevitabile, ma parallelamente alle medesime vi sono anche delle opportunità alternative le quali associano l’efficacia all’economicità.

Cerchiamo dunque di capire quali sono le principali alternative per riscaldare l’acqua della piscina: una delle soluzioni più gettonate, sia per la sua praticità che per l’economicità, corrisponde all’impiego di pompe per scaldare l’acqua della piscina, ma come vedremo non è affatto l’unica.

Quali sistemi vengono utilizzati per il riscaldamento delle piscine?

I sistemi più diffusi per il riscaldamento delle piscine sono 3: scambiatori di calore per piscine, riscaldatori elettrici e pompe di calore, scopriamo subito su cosa si basa il loro funzionamento.

  • Gli scambiatori di calore per piscine sono dei sistemi pratici ed economici, e affinché si possa perseguire quest’opzione è indispensabile disporre di un boiler posizionato a breve distanza o dalla piscina o dal locale tecnico. Lo scambiatore di calore è un dispositivo dotato di due diversi sistemi di circolazione dell’acqua, ovvero circuito primario e secondario: il primo proviene dall’impianto di riscaldamento centralizzato, mentre nel secondo circola l’acqua della piscina.
  • I riscaldatori elettrici sono dei sistemi molto apprezzati per la loro grande praticità: essi infatti vanno installati direttamente sull’impianto di filtrazione della piscina, ed è sufficiente azionarlo per ottenere l’auspicato aumento della temperatura. A differenza degli scambiatori di calore, dunque, i riscaldatori elettrici sono dei dispositivi del tutto autonomi, e appositi regolatori digitali consentono di impostare la temperatura desiderata in modo molto agevole.
  • Le pompe di calore sono una metodologia di riscaldamento dell’acqua molto apprezzata sia per la sua semplicità di installazione che per il fatto di assicurare dei consumi energetici assolutamente sostenibili. Una pompa di calore può essere applicata indistintamente sia su una piscina già esistente che su una in fase di realizzazione, e il suo funzionamento prevede sostanzialmente che il dispositivo trasferisca all’acqua il calore dell’aria. Affinché la pompa di calore possa funzionare si rendono dunque necessarie una connessione idraulica ed una elettrica; se si dispone di sistemi dedicati alla produzione di energia pulita, come ad esempio un impianto fotovoltaico, la pompa può essere alimentata anche in tale modalità.

Ci sono sistemi di riscaldamento alternativi?

Quelli che abbiamo visto in precedenza sono i sistemi più classici per quel che riguarda le modalità di riscaldamento della piscina, ma ve ne sono di alternativi?

La risposta è sì, e queste soluzioni meno convenzionali possono essere davvero molto interessanti per chi ha la necessità di risparmiare.

Anzitutto è possibile menzionare i cosiddetti dischi solari: noti anche come Solar Ring o come anelli solari per piscina, sono degli elementi galleggianti dalla forma tondeggiante composti da due strati di vinile resistente ai raggi UV.

Questi dischi vanno posati sulla piscina e svolgono una duplice, preziosissima funzione: il lato superiore funge da isolante, nel loro interno è presente dell’aria che immagazzina il calore del sole, e lo strato inferiore riesce appunto a trasferire all’acqua queste piacevoli temperature.
Si stima che circa il 50% della luce solare venga convertita in calore, di conseguenza l’efficacia dei dischi solari non è affatto da sottovalutare, unitamente al fatto che questa soluzione non implica alcun consumo energetico.

Una soluzione simile ai dischi solari, ma tecnicamente differente, è inoltre quella dei cosiddetti teli termici, ovvero dei particolari involucri che avvolgono la piscina in modo da proteggere efficacemente le sue temperature interne.

Tale soluzione, per quanto pratica, si rivela tuttavia più limitata nella sua efficacia, proprio per questo motivo è consigliabile solo per delle piccole piscine fuori terra, come possono ad esempio essere quelle che vengono installate su un terrazzo.

I pannelli solari, al contrario, sono una soluzione che merita grande considerazione, e all’opposto dei pannelli solari è una soluzione attuabile prettamente su piscine interrate, per via delle caratteristiche tecnico-strutturali che la contraddistinguono.

I pannelli solari per piscine interrate si fondano sui medesimi principi dell’energia fotovoltaica, ovvero una delle più diffuse modalità attraverso cui è possibile produrre energia pulita subito pronta per essere utilizzata.

Come noto, nel fotovoltaico la corrente elettrica viene prodotta tramite degli impianti che catturano la luce solare attraverso dei pannelli per poi tramutarla in energia.

Nel caso dei pannelli solari riguardanti le piscine l’irraggiamento solare non viene trasformato in corrente elettrica, bensì il calore viene trasferito all’acqua della piscina affinché le temperature possano divenire più gradevoli e possa essere così utilizzata anche nei mesi più freddi.

Anche in questo caso, dunque, il riscaldamento viene ottenuto senza alcun dispendio di corrente elettrica, dunque senza alcun consumi, e questa è davvero un’ottima prerogativa.

Ovviamente non tutti i pannelli solari sono uguali, e se ci si vogliono garantire dei risultati apprezzabili è fondamentale optare per dei modelli di qualità che sappiano rivelarsi performanti.

In commercio esistono diversi pannelli solari specifici per il riscaldamento delle piscine, in alternativa si può valutare anche la possibilità di installare dei pannelli solari per piscina fai da te.

Realizzare un pannello solare in modo autonomo è assolutamente possibile, ma è un’operazione che richiede comunque l’acquisto di diverse componenti, oltre ad una dose di abilità manuale e di tempo, dunque è una soluzione che va ponderata bene, anche in considerazione del fatto che il costo dei pannelli solari per piscine interrate non è particolarmente elevato.

Scegliere il sistema di riscaldamento più adatto alle tue esigenze

Le esigenze di chi intende riscaldare la propria piscina all’aperto sono molto diverse, è dunque necessario valutarle a dovere in modo che il risultato finale riesca a rivelarsi ottimale, e questo discorso vale sia per quel che riguarda la scelta della pompa di calore per piscina che quella relativa a sistemi di riscaldamento di altro tipo.

Nel calcolo per riscaldare l’acqua in piscina è necessario tenere in considerazione diversi parametri, ed uno particolarmente rilevante è senz’altro il cosiddetto coefficiente di performance.

Il coefficiente di performance è indicato con la sigla COP ed è un rapporto tra la potenza fornita all’acqua della piscina e il consumo elettrico della pompa di calore.

Tanto più è elevato il COP, tanto più la pompa di calore è performante, e si raccomanda di acquistare un modello che abbia un COP di almeno 3, ciò significa che per 1kW consumato dal contatore, la pompa fornisce 3 kW all’acqua della piscina.

Bisogna valutare con attenzione anche la temperatura a cui si intende portare l’acqua: da un lato questa è una necessità puramente soggettiva, dall’altro è inevitabilmente connessa alle caratteristiche climatiche della località in questione.

In una zona in cui il clima è più rigido, infatti, è inevitabile che per fare in modo che l’acqua raggiunga una determinata temperatura si rende necessario un dispendio energetico superiore.

Altri parametri importanti sono quelli relativi alle caratteristiche strutturali della piscina: è anzitutto molto importante la sua dimensione, ed è evidente il fatto che una piscina più grande richieda un maggior dispendio energetico rispetto ad una piscina meno capiente, inoltre è necessario soppesare anche altri aspetti, come ad esempio la possibilità di installare un boiler nei pressi della piscina, un aspetto importante, come visto in precedenza, laddove si scelga di riscaldare l’acqua tramite uno scambiatore di calore.

Gli aspetti da tenere in considerazione sono dunque molteplici e sarebbe un errore muoversi con poca oculatezza: analizzare con la dovuta attenzione le caratteristiche della piscina da riscaldare e rapportarle alle proprie esigenze è indispensabile non solo per la qualità del risultato finale, ma anche per fare in modo che l’acqua acquisisca la temperatura desiderata a fronte del minor dispendio energetico possibile.