Quali sono i costi di manutenzione di una piscina interrata

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Possedere una piscina è il sogno di molti ma oltre ai costi per l’installazione bisogna avere una chiara idea sui costi di manutenzione. Ricordiamo che una piscina in buono stato di conservazione sarà non solo sempre molto curata dal punto di vista estetico, ma anche igienica ed efficiente in qualsiasi periodo dell’anno.


In linea generale i costi sono variabili e dipendono da diversi fattori, quali:

  • Tipo di piscina;
  • Grandezza della vasca;
  • Utilizzo della piscina.

Tuttavia, è possibile stilare una media per ogni singola voce, al fine di comprendere a quanto ammonta in definitiva la manutenzione annuale di una piscina interrata.

Ecco, dunque, tutto quello che bisogna sapere sull’argomento.

Costi di manutenzione di una piscina


In seguito alla messa in servizio della piscina è necessario provvedere a mantenere sempre costante il livello dell’acqua, che tende ad evaporare in modo vistoso durante i mesi caldi e si riduce in seguito al controlavaggio dei filtri.

Il livello dell’acqua non deve mai scendere al di sotto degli skimmer, perché altrimenti si rischia di provocare dei danni irrimediabili alla pompa. L’uso di una copertura isotermica, disponibile ad un prezzo variabile dai 14€ ai 40€ al metro quadro a seconda di materiali e grammature, abbassa i costi di gestione perché riduce l’evaporazione dell’acqua e pertanto renderà i rabocchi più sporadici.

In generale bisogna anche considerare che l’acqua deve essere sostituita completamente almeno ogni 2 anni. Questa è quindi una delle spese più importanti da considerare e che in media ammonta a 2 euro al metro cubo.

Il costo annuale per la manutenzione della piscina include anche quello elettrico. Supponendo che il sistema di filtraggio rimanga attivo soltanto per 4 mesi all’anno, ovvero per un totale di 124 giorni, quindi 2980 ore circa, sarà possibile stimare anche la spesa per la corrente.

Quest’ultima, che si attesta da 0,19 a 0,49 euro in base al tipo di contratto di fornitura, pertanto potrebbe variare da 500 a 1300 euro, a fronte di un consumo totale di 2708 kilowatt all’anno.

Inoltre si possono utilizzare dei sistemi per rendere una piscina maggiormente efficiente, ad esempio installando un sistema di illuminazione a LED e/o pompe a velocità variabile che permetteranno quindi di abbattere i consumi in bolletta.

Il costo della messa in opera di una piscina interrata annuale di acqua e luce, considerando una vasca di 10 x 5 metri, può in definitiva variare da un minimo di 1000 ad un massimo indicativo di 2000 euro all’anno.

A questo importo bisogna aggiungere le spese per l’apertura e la chiusura piscina, che si svolgono a inizio e fine stagione, solitamente a metà del mese di maggio e durante i primi giorni di ottobre.

Le operazioni necessarie prevedono la rimozione o posa del telo, lo svuotamento della vasca, la pulizia generale della vasca, il controllo degli impianti, il test sulla centralina e la pulizia dei filtri.

Trattasi di lavori molto semplici che spesso i proprietari delle piscine eseguono autonomamente, anche se tanti altri preferiscono affidarsi a ditte specializzate. In quest’ultimo caso il costo dell’intervento si aggira fra 300 e 500 euro.

Alcuni preferiscono mantenere la piscina in uso tutto l’anno, anche per ragioni strettamente estetiche. In questa ipotesi la manutenzione per l’apertura e la chiusura della piscina non sarà necessaria, per cui si evitano i relativi costi.

Naturalmente una piscina che resta attiva tutto l’anno dovrà continuare a funzionare, per cui occorre comunque considerare le spese necessarie per l’elettricità e per il trattamento dell’acqua, sebbene più contenute rispetto a quelle che si affrontano durante il periodo estivo.

L’onere aggiuntivo per mantenere in funzione una piscina interrata anche in inverno si attesta intorno ai 600 euro, in definitiva una cifra quasi simile a quella che si affronterebbe decidendo di mantenerla attiva solo in estate.

Pulizia della piscina


Il costo per la pulizia della piscina è determinato dalla somma di varie voci. Nello specifico, la pulizia della superficie richiede l’impiego di attrezzature apposite per rimuovere tutti quei detriti che galleggiano, come foglie ed insetti. A questo riguardo sarà necessario acquistare un retino, disponibile a partire da 8 euro, da usare in abbinamento alle aste telescopiche che costano in media 26 euro.

Le operazioni si possono velocizzare con un aspiratore di fondo da 15 euro che a seconda del modello si collega alla valvola di aspirazione o allo skimmer. Gli aspiratori idraulici per la pulizia del fondo partono da circa 122,00 euro.

In alternativa si può acquistare un robot automatico, molto pratico perché non richiede alcuna fatica. Basta accenderlo, immergerlo in acqua e il macchinario lavorerà in completa autonomia rimuovendo ogni traccia di sporco.

Questi robot adatti per la pulizia piscina profonda, tuttavia, richiedono un investimento maggiore rispetto ai tradizionali attrezzi manuali o idraulici. La somma necessaria, infatti, parte da 800 e può anche superare 2000 euro per i modelli più sofisticati.

Infine non bisogna trascurare la pulizia delle pareti di una piscina, dunque procurarsi spazzole adatte al tipo di rivestimento della vasca. Le spazzole rigide sono adatte per trattare il cemento, mentre quelle a setole più morbide per rimuovere lo sporco su rivestimenti in vetroresina o ceramica. Il costo di questi attrezzi parte da 22 euro a cui aggiungere eventualmente l’asta telescopica da 26 euro.

Pulizia dei filtri


La pulizia del filtro per piscina a sabbia avviene con il controlavaggio, una tecnica che prevede l’inversione della direzione di pompaggio dell’acqua. Così facendo, grazie alla pressione generata, avviene lo spurgo delle impurità che si depositano negli strati di sabbia del filtro. Questo tipo di attività si esegue ogni settimana e richiede la spesa elettrica per mettere in funzione le pompe e l’acqua visto che in fase di controlavaggio i fluidi sporchi vengono eliminati attraverso lo scarico in fognatura.

La pulizia della pompa filtro è un’operazione relativamente semplice e che in definitiva permette di scaricare l’acqua sporca fuori dalla vasca con poca fatica. Tuttavia, occorre anche precisare che non tutte le piscine usano un filtro a sabbia per pulire l’acqua ma le cartucce, accessori da estrarre all’occorrenza e che si possono lavare sotto l’acqua corrente.

Le cartucce devono essere sostituite in genere dopo 3 anni e i ricambi partono da 6 e arrivano a 30 euro. Mentre i sacchi di sabbia filtrante da 25 chilogrammi, disponibili in varie granulometrie di quarzo macinato, si possono acquistare a 15 euro circa.

Trattamento dell’acqua


Quotidianamente occorre verificare i valori del ph. Quest’ultimo dovrà mantenersi entro un range compreso fra 7.2 e 7.6, pertanto sarà fondamentale l’uso di un kit analisi specifico per ph piscina che consente anche il controllo durezza dell’acqua. Il costo di un set completo di tutto l’occorrente è di circa 15 euro e permette varie misurazioni fino a completo esaurimento dei flaconi.

Quando il ph è troppo acido, quindi inferiore a 7, bisogna intervenire prontamente perché altrimenti si può danneggiare il liner, gli accessori e provocare bruciori a naso e occhi, oltre che rendere la cute secca e irritata. L’acqua troppo alcalina, invece, non solo intasa i filtri, ma rende le pareti viscide e l’acqua poco cristallina. Ecco, quindi, che in questi casi potrebbe tornare utile un regolatore di ph, acquistabile a circa 15 euro per un secchio da 5 chilogrammi.

Molto importante è anche il trattamento di flocculazione, che serve ad eliminare le microscopiche sospensioni che generano l’intorpidimento dell’acqua. Il flocculante non è altro che un prodotto appositamente formulato per aumentare il potere filtrante della sabbia del filtro, quindi la capacità di intrappolare le impurità.

Questo prodotto si versa lentamente, secondo le dosi consigliate dal produttore, nello skimmer accanto alla pompa oppure all’interno della vasca di compenso. A seguire bisogna eseguire un controlavaggio per il tempo necessario. Il flocculante venuto in fusti da 1 chilogrammo può costare intorno a 15,00 euro.

In tema di pulizia dell’acqua non si può tralasciare il trattamento anti alghe, indispensabile per mantenere la vasca libera dai batteri. In questo caso la spesa dipende molto dal tipo di sterilizzazione che viene adottata, ma in tutti i casi si tratta di un’operazione obbligatoria per ogni tipologia di piscina e non soltanto per quelle interrate.

Solitamente nella maggior parte delle piscine i batteri vengono neutralizzati aggiungendo cloro liquido oppure in pastiglie. Questo è il tipo di disinfezione più conosciuto. Basta inserire il cloro nella normale routine di pulizia o aggiungerlo in appositi dispenser provvisti di timer.

Con il passare del tempo le contaminazioni organiche possono accumularsi all’interno della piscina fino a formare delle clorammine, che emanano un odore di cloro molto persistente e anche fastidioso. Ecco che il problema può essere risolto eseguendo un ‘trattamento shock’ a base proprio di cloro. Il prodotto in pastiglie costa circa 38 euro per 5 chilogrammi. La versione liquida 37 euro per 25 litri.

Nell’ultimo periodo, tuttavia, si stanno sempre più diffondendo altri tipi di sterilizzazione dell’acqua a base di elementi più naturali, come ad esempio il sale e il magnesio. Sono trattamenti efficaci e che non comportano molto risparmio. Il prezzo in questi casi è infatti quasi simile a quello che bisogna affrontare per l’acquisto del cloro liquido o in pastiglie.

In conclusione


Alla luce di quanto emerso una piscina di medie dimensioni richiede costi di manutenzione annuali che partono da circa 2500 euro ma possono salire anche a 4500. Questo quando gli interventi ordinari vengono svolti in maniera autonoma e si sceglie di affidare ad un’impresa specializzata solo le operazioni di apertura e chiusura piscina. Il prezzo complessivo di manutenzione annuale della piscina interrata sale almeno del 30% quando si richiede un servizio all inclusive esterno.

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